LAGORAI
E’ la catena montuosa più lunga del Trentino orientale e si sviluppa per 70 chilometri. Un lungo tratto sovrasta la Val di Fiemme, e sembra disegnare nel cielo sagome di gigantesche onde che increspano.
La sequenza di cime della Catena del Lagorai è un po’ l’alter ego delle Dolomiti. Se le rocce calcaree di dolomia non trattengono un filo d’acqua, ma incantano con riflessi rossastri, le rocce porfiriche del Lagorai sono preziosi scrigni d’acqua verde smeraldo. Alcuni laghi si circondano di rododendri, altri da prati, altri ancora sono incastonati nelle rocce. Sul Lagorai, dove osano le aquile, si può camminare per giorni senza incontrare un essere umano. È uno degli ultimi territori alpini rimasti intatti.
Sono 14 gli specchi d’acqua del Lagorai che dominano la Val di Fiemme. Alcuni sono raggiungibili facilmente, altri richiedono gambe allenate.
Eccoli: Lago delle Buse, Lago di Montalon, Lago delle Stellune, Laghi delle Buse Basse, Lago di Forame, Laghetti di Lagorai, Laghetti di Bombasèl (raggiungibili con gli impianti di risalita dell’Alpe Cermis e una facile camminata), Lago Lagorai, Laghetti delle Aie, Lago Brutto, Lago delle Trote, Lago di Moregna, Laghetto Caserina e Lago di Cece (raggiungibile con un sentiero accessibile ai disabili).
A due passi da Fiemme, nel Parco di Paneveggio, meritano una passeggiata anche i Laghetti di Colbricon.